IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Visto l'art. 5, commi 2 e 3, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Visto l'art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
  Visto  il  decreto-legge  7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
  Visto  il  decreto-legge  31 maggio  2005,  n.  90, convertito, con
modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152;
  Visto  il  decreto-legge  30 novembre 2005, n. 245, convertito, con
modificazioni, dalla legge 27 gennaio 2006, n. 21;
  Vista  la  nota  n.  199974  del  28 marzo  2006,  con  il quale il
presidente  della  regione  Veneto,  in  relazione alle operazioni di
disinnesco  e  bonifica  di  materiali esplosivi e di ordigni bellici
presenti nel territorio del comune di Brenzone in provincia di Verona
e  della prospiciente Isola di Trimelone, ha chiesto un finanziamento
di euro 400.000,00;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
17 febbraio 2006, con il quale e' stato prorogato fino al 31 dicembre
2006 lo stato di emergenza in relazione alla situazione determinatasi
nel  territorio  dell'isola  di  Lampedusa  e nelle prospicienti aree
marine;
  Vista l'ordinanza di protezione civile del 16 aprile 2004, n. 3350,
recante  «disposizioni urgenti per fronteggiare l'emergenza derivante
dalla   grave   situazione  di  crisi  ambientale  determinatasi  nel
territorio   dell'isola   di  Lampedusa  e  nelle  prospicienti  aree
marittime»;
  Vista  l'ordinanza  di  protezione  civile del 18 novembre 2004, n.
3382,  recante  «Disposizioni  urgenti  di  protezione civile» con la
quale   il  capo  del  Dipartimento  della  protezione  civile  della
Presidenza   del  Consiglio  dei  Ministri  e'  nominato  commissario
delegato   per   la   realizzazione   degli   interventi  urgenti  ed
indifferibili  finalizzati a fronteggiare l'emergenza derivante dalla
grave  situazione  di  crisi  ambientale determinatasi nel territorio
dell'isola di Lampedusa e nelle prospicienti aree marittime;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
11 marzo  2005,  con il quale e' stato dichiarato, fino al 31 gennaio
2006,  lo  stato  di  emergenza nel territorio del comune di Cerzeto,
provincia    di   Cosenza,   interessato   da   gravissimi   dissesti
idrogeologici  con  conseguenti diffusi movimenti franosi, nonche' il
successivo decreto di proroga del 17 febbraio 2006;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3427
del  29 aprile  2005,  recante  «Primi  interventi  urgenti diretti a
fronteggiare i danni conseguenti ai gravissimi dissesti idrogeologici
con  connessi  diffusi  movimenti franosi verificatisi nel territorio
del  comune  di  Cerzeto»,  cosi'  come  modificata dall'ordinanza di
protezione civile n. 3472 del 2005;
  Visto  l'art.  2  dell'ordinanza  del  Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 3469 del 13 ottobre 2005;
  Vista la nota n. 8717 del 29 marzo 2006 del Prefetto di Napoli;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
26 novembre   2004,  concernente  la  dichiarazione  dello  stato  di
emergenza  in  ordine agli eventi sismici verificatisi nel territorio
della provincia di Brescia nella notte del 24 novembre 2004;
  Vista  l'ordinanza  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
10 dicembre   2004,   n.  3385,  recante  «Primi  interventi  urgenti
conseguenti agli eventi sismici che hanno colpito il territorio della
provincia di Brescia nella notte del 24 novembre 2004»;
  Vista  l'ordinanza  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
21 marzo  2005,  n. 3413, recante «Disposizioni urgenti di protezione
civile  in  relazione allo stato di emergenza conseguente agli eventi
sismici  che  hanno  colpito il territorio della provincia di Brescia
nella notte del 24 novembre 2004»;
  Vista  l'ordinanza  di  protezione  civile  del 13 ottobre 2005, n.
3469,  recante  «Disposizioni  urgenti  di  protezione  civile» e, in
particolare, l'art. 12;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
2 dicembre  2005,  concernente la proroga dello stato di emergenza in
ordine   agli   eventi  sismici  verificatisi  nel  territorio  della
provincia di Brescia nella notte del 24 novembre 2004;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
14 ottobre 2005, recante la dichiarazione dello stato di emergenza in
relazione agli eventi meteorici che hanno colpito il territorio della
regione Liguria nei giorni 11 agosto, 9, 10 e 11 settembre 2005;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
13 gennaio 2006, recante la dichiarazione dello stato di emergenza in
relazione  agli  eventi meteorologici e meteomarini avversi che hanno
colpito  il  territorio  della  regione  Liguria  nei giorni 2, 3 e 4
dicembre 2005;
  Viste le note in data 11 agosto 2005 e 14 aprile 2006 della regione
Liguria,  con  la  quale viene chiesto di poter utilizzare le risorse
residue  realizzatesi  su  precedenti  finanziamenti  disposti  dalle
ordinanze di protezione civile n. 3090, n. 3095, n. 3096 del 2000, n.
3110,  n.  3135,  n.  3141  del  2001  e n. 3192 del 2002, al fine di
fronteggiare  i danni conseguenti agli eventi calamitosi che nel 2005
hanno colpito il medesimo territorio regionale e per la realizzazione
dei  programmi  di  intervento  di  prevenzione  e  mitigazione delle
situazioni  di rischio idrogeologico presenti sul medesimo territorio
regionale;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
29 dicembre  2005, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 maggio
2006,  lo  stato  d'emergenza  nel  territorio della regione Lazio in
ordine   alla  situazione  di  crisi  socio-economico-ambientale  nel
settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi;
  Viste  le  ordinanze  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3283  del  18 aprile 2003, n. 3313 del 12 settembre 2003, n. 3375 del
10 settembre 2004 e n. 3473/2005;
  Vista la nota del 26 aprile 2006 della regione Lazio;
  Visto  l'art.  12  dell'ordinanza  del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 3506 del 23 marzo 2006;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3514
del   19 aprile   2006,   recante:   «Interventi   conseguenti   alla
dichiarazione  di  "grande  evento" nel territorio della provincia di
Varese  per  garantire  il  regolare  svolgimento dei "Campionati del
Mondo di ciclismo su strada 2008"»;
  Viste le ordinanze di protezione civile n. 3230 del 18 luglio 2002,
n.  3352  del  23 aprile  2004  e n. 3361 dell'8 luglio 2004, art. 7,
emanate  per  fronteggiare  la  situazione  di  emergenza nel settore
dell'approvvigionamento idrico nella regione Umbria;
  Vista  l'ordinanza  di protezione civile n. 3353 del 23 aprile 2004
nella  quale  il  presidente  della  regione  Umbria, in relazione al
diffuso  stato  di  criticita'  verificatosi  nel territorio del lago
Trasimeno  per la presenza di insetti nocivi, e' nominato commissario
delegato;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3409
del 4 marzo 2005, recante: «Interventi di protezione civile diretti a
fronteggiare     la     situazione     di     crisi    nel    settore
dell'approvvigionamento idrico nella regione Umbria»;
  Vista la nota del 26 aprile 2006 della regione Umbria;
  Visto  il  decreto  del  Presidente  del Consiglio dei Ministri del
2 dicembre  2005 con il quale e' stato prorogato, fino al 31 dicembre
2006,  lo  stato di emergenza socio-economico-ambientale nella laguna
di  Venezia  in  ordine  alla  rimozione  dei sedimenti inquinati nei
canali portuali di grande navigazione;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3383
del  3 dicembre 2004, recante: «Disposizioni urgenti per fronteggiare
l'emergenza  socio-economico-ambientale determinatasi nella laguna di
Venezia  in  ordine alla rimozione dei sedimenti inquinati nei canali
portuali  di  grande  navigazione»,  cosi' come integrata dall'art. 1
dell'ordinanza di protezione civile n. 3399 del 18 febbraio 2005;
  Viste  le  note  del  13 aprile  2006  del Presidente della regione
Veneto     e     del    commissario    delegato    per    l'emergenza
socio-economico-ambientale  relativa  ai  canali  portuali  di grande
navigazione della laguna di Venezia;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
29 dicembre  2005, con il quale e' stato prorogato, fino al 31 maggio
2006,  lo  stato  di  emergenza nel territorio nella regione Lazio in
ordine   alla  situazione  di  crisi  socio-economico-ambientale  nel
settore dei rifiuti urbani, speciali e speciali pericolosi;
  Vista l'ordinanza di protezione civile del 23 giugno 1999, n. 2992,
recante «Immediati interventi per fronteggiare la situazione di crisi
socio-ambientale e di protezione civile nel settore dello smaltimento
dei rifiuti nel territorio della citta' di Roma e provincia»;
  Vista  l'ordinanza  di  protezione  civile del 28 febbraio 2001, n.
3109,  recante «Ulteriori disposizioni per fronteggiare la situazione
di crisi socio-economico-ambientale nel settore dello smaltimento dei
rifiuti  nel territorio della citta' di Roma e provincia», nonche' la
successiva  ordinanza  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
dell'8 novembre  2002,  n.  3249, recante «Ulteriori disposizioni per
fronteggiare  l'emergenza  nel  territorio  della  citta'  di  Roma e
provincia,  nonche'  interventi  urgenti nelle province di Frosinone,
Latina,   Rieti   e  Viterbo  in  ordine  alla  situazione  di  crisi
socio-economico-ambientale nel settore dei rifiuti urbani, speciali e
speciali pericolosi;
  Vista  la  nota  del  4 aprile  2006  del  commissario delegato per
l'emergenza  rifiuti  nella  regione Lazio, con la quale si chiede di
adottare  una  apposita  disposizione  finalizzata  a  consentire  al
medesimo   commissario   delegato  di  procedere  al  rilascio  delle
autorizzazioni relative agli impianti per la gestione dei rifiuti;
  Vista l'ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3487
del  29 dicembre 2006, recante: «Disposizioni urgenti per la messa in
sicurezza dell'autodromo "Enzo e Dino Ferrari" di Imola»;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
23 dicembre   2003,   con  il  quale  e'  stato  prorogato,  fino  al
31 dicembre  2004,  lo  stato  di  emergenza  nel settore dei rifiuti
urbani,  speciali  e  speciali  pericolosi,  nonche'  in  materia  di
bonifica  e  risanamento  ambientale  dei  suoli,  delle  falde e dei
sedimenti   inquinati   e   di  tutela  delle  acque  superficiali  e
sotterranee  e  dei cicli di depurazione nel territorio della regione
Calabria;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
23 dicembre   2004,   con  il  quale  e'  stato  prorogato,  fino  al
31 dicembre  2005,  lo  stato  di  emergenza  nel settore dei rifiuti
urbani,  speciali  e  speciali  pericolosi,  nonche'  in  materia  di
bonifica  e  risanamento  ambientale  dei  suoli,  delle  falde e dei
sedimenti   inquinati   e   di  tutela  delle  acque  superficiali  e
sotterranee  e  dei cicli di depurazione nel territorio della regione
Calabria;
  Visto   il  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  Ministri
13 gennaio  2006,  di  proroga  fino al 31 maggio 2006 dello stato di
emergenza sopra richiamato;
  Visto  il  decreto-legge  17 febbraio  2005, n. 14, convertito, con
modificazioni,  dalla  legge 15 aprile 2005, n. 53, ed in particolare
l'art. 3, comma 2;
  Visto  il  decreto-legge  31 maggio  2005,  n.  90, convertito, con
modificazioni,  dalla legge 26 luglio 2005, n. 152 e, in particolare,
l'art. 2;
  Visto  il  decreto-legge  30 novembre 2005, n. 245, convertito, con
modificazioni, dalla legge 27 gennaio 2006, n. 21;
  Viste  le  ordinanze di protezione civile n. 2696 del 1997, n. 2707
del  1997,  n.  2856 del 1997, n. 2881 del 1998, n. 2984 del 1999, n.
3062  del 2000, n. 3095 del 2000, n. 3106 del 2001, n. 3132 del 2001,
n.  3149  del  2001,  n. 3185 del 2002, n. 3220 del 2002, n. 3251 del
2002, n. 3337 del 13 febbraio 2004 e n. 3512/2006;
  Visto  il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 2 marzo
2006  con  il quale, fra l'altro, viene nominato commissario delegato
il Prefetto della Repubblica gen. Carlo Alfiero;
  Viste  le  ordinanze  del  Presidente del Consiglio dei Ministri n.
3341  del  27 febbraio  2004,  n. 3343 del 12 marzo 2004, n. 3345 del
30 marzo  2004, n. 3347 del 2 aprile 2004, n. 3354 del 7 maggio 2004,
art.  1,  comma 2, n. 3361 in data 8 luglio 2004, art. 5, n. 3369 del
13 agosto  2004,  n.  3370 del 27 agosto 2004, n. 3379 del 5 novembre
2004,  art.  8,  n.  3382  del  18 novembre 2004, art. 8, n. 3390 del
29 dicembre  2004,  art.  2,  n. 3397 del 28 gennaio 2005, art. 1, n.
3399 del 18 febbraio 2005, art. 6, n. 3417 del 24 marzo 2005, n. 3429
del  29 aprile  2005,  art. 6, n. 3443 del 15 giugno 2005, art. 9, n.
3449  del  15 luglio  2005,  art.  2, comma 1, n. 3469 del 13 ottobre
2005,  art.  5,  comma 6,  n.  3479 del 14 dicembre 2005, n. 3481 del
19 dicembre  2005,  n. 3491 del 25 gennaio 2006, articoli 13 e 15, n.
3493 in data 11 febbraio 2006, n. 3506 del 2006, art. 7 e n. 3508 del
13 aprile   2006,   art.   13,   recanti   disposizioni  urgenti  per
fronteggiare l'emergenza rifiuti nella regione Campania;
  Su proposta del capo del Dipartimento della protezione civile della
Presidenza del Consiglio dei Ministri;
                              Dispone:
                               Art. 1.
  1.  Al  personale  del Dipartimento della protezione civile inviato
nel  territorio  delle  isole  Eolie per fronteggiare l'emergenza ivi
esistente  e  di  cui  ai  decreti  del  Presidente del Consiglio dei
Ministri  in  premessa citati e' riconosciuta per tutto il periodo di
impiego  in  loco, una speciale indennita' operativa omnicomprensiva,
con  la  sola esclusione del trattamento di missione, forfetariamente
parametrata  su  base  mensile  a  90  ore di straordinario festivo e
notturno,  commisurata  ai  giorni  di effettivo impiego, in aggiunta
alle ore di lavoro di straordinario spettanti.